venerdì, dicembre 21, 2007

Creatività con i courtesy note: il paracadute

Lo avevamo scritto anche in post precedenti...a Milano è tutto un fiorire di courtesy note sui manubri delle bici, sulle portiere o gli specchietti delle auto...insomma ovunque possa essere appeso questo semplice mezzo BTL. Desideriamo segnalare quello realizzato per pubblicizzare l'ultimo appuntamento del "Jack Daniel’s Live Tour", con il concerto gratuito di Roy Paci e gli Aretuska, svoltosi ieri sera al Rolling Stones di Milano. Si tratta di un courtesy note dall'inusuale forma di paracadute che nei giorni che hanno preceduto l'evento, "decorava" le antenne delle automobili in sosta lungo i Navigli.

giovedì, dicembre 20, 2007

...e ci mancava il "pizza marketing"

Pubblicità che non interrompe e non dà fastidio alle persone nell’intimità domestica? Impossibile direte voi!!! Eppure un simpatico esempio ci viene da PizzaBoxx. Un modo per dire addio alle vecchie e anonime scatole per la pizza da asporto o utilizzate per le consegne a domicilio. Un box in cartone ecologico riciclabile e con una grafica particolarmente accattivante. Il contatto con il target dura molto: il tempo medio della consumazione…almeno 20 minuti (se non oltre) e in più…si sa…una bella pizza si mangia in compagnia, quindi l’effetto duplicatore è garantito. Ovviamente, ad inaugurare questo nuovo modo di fare advertising sono stati i prodotti “affini” (come la birra) e come potete osservare dalle immagini riportate di seguito, il binomio pizza+Napoli è un luogo comune che si conferma ancora una volta vincente. E allora...Buon Natale e buona pizza a tutti!!!

mercoledì, dicembre 12, 2007

Natale 2007: anche questo è marketing...

Ogni anno a Boston (ma dal 2005 anche nella città di Toronto in Canada), si svolge uno degli eventi più pazzi della stagione natalizia: la corsa di Babbo Natale in costume da bagno ovvero il Santa Speedo Run. L'evento (giunto ormai alla sua ottava edizione), prevede che i partecipanti si affrontino lungo un percorso di circa un miglio per le vie dei quartieri centrali e rigorosamente “vestiti” solo con un costume bagno, cappello rosso e barba bianca. La gara è, ovviamente, sponsorizzata dalla famosa azienda di costumi da bagno Speedo e il ricavato viene ogni anno devoluto in beneficenza ad una fondazione diversa. Se siete interessati a partecipare date un occhiata al sito ufficiale della manifestazione: www.santaspeedorun.com Direi che più street marketing di così si muore…sì…ma dal freddo!!!!

lunedì, novembre 12, 2007

Courtesy notes: la Guerriglia "low cost"

E' sufficiente parcheggiare il proprio mezzo a due ruote (moto o bicicletta) in un qualsiasi punto del centro di Milano, per trovare al proprio ritorno, messo lì in bella mostra sul manubrio, un simpatico "courtesy note", ovvero uno dei tanti piccoli e sfiziosi pendagli pubblicitari. Gradevoli, ben progettati e poco invasivi, costituiscono una risorsa low cost per azioni di guerriglia marketing. Eccone due esempi che, proprio in questi giorni, è possibile vedere passeggiando nel centro cittadino. L'ultimo è particolarmente in tema proprio con il veicolo a due ruote utilizzato. Si tratta infatti di un "note" che pubblicizza il Bicycle Film Festival 2007.

giovedì, novembre 01, 2007

Gela - Unconventional marketing in Sicily

Ancora un'incursione della "Dama con l'ermellino", il testimonial della campagna pubblicitaria del Gruppo Franco Ottici. Questa volta teatro dell'operazione di guerriglia è stata la cittadina siciliana di Gela, in provincia di Caltanissetta, dove è stato inaugurato anche il 10° punto vendita della catena di ottica. La "Dama" ha fatto sfoggio della sua bellezza, lasciando stupefatti e incuriositi gli abitanti del paese e i turisti domenicali. Ecco il video girato il 28 ottobre.

venerdì, ottobre 19, 2007

Guerriglia con il "body painting"

Utilizzare il body painting per una azione di querriglia marketing? Non male come intuizione! Risultato efficace? Qualche dubbio! Comunque lascio giudicare a voi. Guardate questa performance da me fotografata questo pomeriggio alla Fiera di Milano, nel corso dell'edizione 2007 della SMAU, l'evento fieristico dedicato all'informatica e alle nuove tecnologie.

venerdì, settembre 21, 2007

Leadership creativa al servizio della città

Sabato 22 settembre 2007 (con inizio alle 10,00) nella Sala Libero Grassi di Palazzo dei Chierici a Catania, l’assessore allo Sviluppo Economico Elita Schillaci, organizzerà la prima giornata del progetto “Leadership creativa al servizio della città”. Per la prima volta nella città etnea un workshop vedrà riuniti attorno a più tavoli di lavoro circa 30 giovani d’eccellenza i quali, pur operando in settori e contesti professionali diversi e, in molti casi, in città e regioni diverse da Catania e dalla Sicilia hanno mantenuto un forte legame con il territorio d’origine e desiderano impegnarsi per tentare di migliorarlo, mettendo a disposizione della città le loro competenze ed il loro tempo senza alcun compenso. Tutti assieme, quindi, in una logica politica trasversale che dà più valore alle competenze che alle appartenenze partitiche – per contribuire a programmare un piano d’interventi per il rilancio della realtà territoriale. L’incontro, che avrà inizio la mattina per proseguire fino al tardo pomeriggio di sabato, si dividerà in tre diversi step operativi, seguendo i modelli teorici del problem solving. Nella prima fase verranno analizzati i punti di criticità, i deficit fisiologici e patologici delle diverse realtà che richiedono un intervento da parte dell’istituzione comunale e della Pubblica Amministrazione, il contesto imprenditoriale e quello commerciale. Poi sarà la volta del brainstorming, ovvero la fase creativa che, dopo il confronto, vedrà fluire ed emergere in maniera del tutto libera le idee dei giovani professionisti. Dopo un veloce break, nel pomeriggio, i network - divisi per aree di competenza - procederanno alla compilazione dei project work, cioè delle schede tecniche in cui verranno delineati nello specifico i vari progetti: processi d’intervento, eventuali spese da sostenere, tempistica, potenziali partner, contesto di riferimento, “leve” e freni di sviluppo, risultati attesi. Le aree tematiche affrontate saranno: Finanza Innovativa; Logistica e Distribuzione Commerciale; Internazionalizzazione e Marketing; Comunicazione e Identità della Città; Innovazione e Imprenditorialità; Etica e Responsabilità Sociale.

lunedì, luglio 02, 2007

Marketing non convenzionale "Made in Sicily"

Ecco alcuni esempi della campagna di unconventional marketing realizzati tra maggio e giugno di quest'anno per il Gruppo Franco Ottici. Buon divertimento!

venerdì, giugno 29, 2007

Marketing epidemico, aiuto siamo tutti ammalati..

Esplode in Rete il fenomeno del “marketing epidemico”che usa la web community e i blog per far parlare di un certo prodotto. Ma chi sono le aziende che utilizzano questo nuovo mezzo? Sono perlopiù i colossi, le grandi aziende del calibro di Nike o Sony. Così, se siete a un concerto rock e vi capita di vedere una persona che sale di forza sul palco e comincia a cantare in modo stonato, e poi comincia a pontificare lanciando accuse contro lo strapotere delle major del disco, non lasciatevi fuorviare pensando che si tratti di un invasato in cerca di notorietà, nient’affatto, potrebbe essere solo una trovata pubblicitaria. Infatti quanto appena descritto faceva proprio parte di una campagna pubblicitaria di Sony Italia. Questo è uno degli utilizzi del “marketing virale”, una nuova forma di strategia pubblicitaria che d'ora in avanti s'intrufolerà spesso nelle nostre vite. In realtà questo modo di fare pubblicità, nuovo per noi, è utilizzata da anni negli Stati Uniti e nel nord Europa. La campagna Sony di Ebola Industries In un’intervista, Valerio Franco, partner strategist di Ebola Industries, agenzia di Milano che ha ideato la campagna Sony dice: "Questo per noi è l'anno zero del marketing virale". Lo scopo della campagna era rivalorizzare il marchio del Walkman, Ebola ha creato quindi un sito www.saveyourears.it, dedicato a chi non sa cantare e dove può trovare tantissimi video a tema. È un sito-community, cioè aperto alla partecipazione degli utenti, che possono depositarvi dei video, commentarli, e conversare tra loro. Il tutto però era stato presentato come il frutto dell'iniziativa di un normale utente e non come una campagna pubblicitaria. Il Sony Walkman veniva indicato, sul sito, come un rimedio per rieducare il proprio orecchio alla musica, e veniva abbinato a un concorso per vincere un Walkman. Ebola in più ha creato un personaggio che doveva farsi portavoce degli stonati d'Italia: lo stesso che è stato mandato a interrompere due concerti rock (a Roma e a Milano). È stato trascinato via dal palco dalla polizia, ma era tutto un gioco, e gli organizzatori dei concerti sono stati pagati con i soldi di Sony. La recita è stata svelata alla fine della campagna, durata sette settimane, durante le quali il sito ha attirato 130 mila visitatori. I filmati sono stati visti 622 mila volte. "Gli utenti non sono stati delusi, alla fine. Anzi, dicono di essersi sentiti come parte di un reality show e hanno continuato ad affollare il sito".

giovedì, giugno 28, 2007

Marketing Reloaded

Google compra YouTube per 1,65 miliardi di dollari, mentre IBM investe 100 milioni di dollari per una sessione di brainstorming collaborativo su un’isola di Second Life. In Italia, Bonduelle lancia una campagna pubblicitaria basata sui corporate blog e Lancia utilizza un engagement virale online per incentivare la prova della Lancia Y Bcolor. Questi esempi evidenziano l’emergere di nuove prospettive e canali di marketing in un contesto che appare sempre più dominato da: una crescente difficoltà nell’utilizzo dei canali di comunicazione di massa, la disponibilità di tecnologie di comunicazione e informazione sempre più avanzate (dal Web 1.0 al Web 2.0) e la volontà dei clienti di sentirsi sempre più parte attiva nei processi di marketing e di comunicazione delle imprese. È in questo contesto che si assiste all’emergere di un nuovo paradigma, il “Marketing Reloaded”, fondato sulla necessità per i marketing manager di: • co-creare un’esperienza di marca personalizzata con il cliente, • governare e gestire il fenomeno delle comunità di clienti, • gestire una politica di marca sempre più interattiva e multicanale, • rivedere il communication mix verso nuovi media controllati e gestiti dagli utenti. Assetata di sapere ho partecipato venerdì 30 Marzo al convegno “Marketing Reloaded: slogan o vero cambiamento?”organizzato dalla School of Management del Politecnico in cui veniva presentato anche il libro Marketing Reloaded, edito da Il Sole 24 Ore(autori Andrea Boaretto, Giuliano Noci, e Fabrizio Maria Pini) che a circa cento anni dalla nascita della disciplina di marketing, propone una rivoluzione del modo di “fare marketing” conseguente alla progressiva evoluzione delle tecnologie della comunicazione e del ruolo giocato da queste nel sistema sociale. Gli autori ritengono, infatti, che ogni cambiamento tecnologico abbia nel passato provocato un salto di paradigma di marketing – si pensi, in questo senso, al ruolo determinante giocato dall’avvento della radio, della televisione e dei mainframe per l’affermazione di logiche di advertising e comunicazione di massa. Oggi, sono lo sviluppo del cosiddetto Web 2.0 ed i trend socio-culturali emergenti a richiedere un nuovo paradigma di marketing. Due determinanti di contesto, in particolare, risultano più importanti di altre: · la piena affermazione di nuova era della partecipazione: nascono i cosiddetti media partecipativi, in cui l’utente non è più soggetto passivo della comunicazione ma diventa egli stesso generatore di contenuti e promotore di idee, prodotti e imprese; · lo spazio virtuale diventa centrale nella vita quotidiana delle persone, che proiettano nel Web la loro voglia di essere informate, di entrare in collegamento con gli altri e di vivere una dimensione personale di totale distacco dalla routine quotidiana: si spiegano, quindi, il proliferare di blog e di comunità virtuali, nonché la propensione ad essere informati in maniera selettiva attraverso i nuovi media con la nascita di un nuovo “prime time” nelle fasce centrali della giornata su canali diversi dal broadcasting tradizionale. In questo humus socio-tecnologico completamente nuovo, il libro sostiene la necessità di strutturare un nuovo paradigma di marketing – il marketing reloaded - superando pure operazioni di cosmesi volte ad aggiungere l’ennesimo aggettivo al marketing (viral, permission, one to one, relational, guerrilla, tribal, ecc.). In questa prospettiva, fare marketing reloaded significa per gli autori assumere come focus principale la gestione di conversazioni e di comunità per la creazione di esperienze positive on line. La comunicazione non è più “uno a uno” ma “molti a molti”, la pubblicità diventa quasi invisibile in quanto i protagonisti diventano gli sconosciuti (in qualche modo influenzati dalla pubblicità invisibile) che veicolano messaggi ad altri sconosciuti: si ha per lo più a che fare con conversazioni che avvengono dentro le comunità. Attraverso circa 100 casi, il libro evidenzia infine l’emergere di un quadro in cui i tradizionali dogmi organizzativi risultano messi fortemente in discussione, le logiche usuali di comunicazione e promozione appaiono inadeguate, il processo di generazione dell’innovazione completamente sconvolto a favore di una logica di co-creazione del valore secondo cui i confini azienda-cliente risultano sempre più sfumati (anche nei mercati di beni di largo consumo) e il cliente ha la possibilità di intervenire come protagonista fin dalle primissime fasi del processo di sviluppo del concept. Marketing Reloaded è pertanto un libro di facile lettura che combina elementi accademici con esperienze concrete e attuali sia internazionali sia italiane: inoltre aiuta a mettere ordine nell’intricato universo del Web 2.0 e della disciplina di marketing fornendo spunti di riflessione e linee guida operative. E’ sicuramente un libro che aiuta i manager a riflettere sui trend in atto nell’ambiente di marketing e nel contempo a disporre di un quadro organico delle nuove leve a disposizione per progettare e proporre al mercato un sistema di relazioni in grado di generare valore duale: per il mercato e per l’impresa. È di grande utilità anche per studenti delle facoltà di Ingegneria, di Economia Aziendale e di Disegno Industriale, nonché di corsi MBA ed Executive MBA che vogliono / devono approfondire il patrimonio di conoscenze maturato in corsi di base di Marketing. A tal proposito Philip Kotler, numero uno del marketing a livello mondiale, lo ha definito: “Un ottimo libro che integrando nuove tecnologie, pratiche e paradigmi emergenti contribuisce ad arricchire il processo di marketing.”

lunedì, giugno 25, 2007

Quanto tempo passerà prima che sulle business card dei manager di tutto il mondo compaia l’indirizzo virtuale di Second Life dell’azienda per cui lavorano? Sicuramente è presto per dirlo, ma perché non esplorare fin d’ora un nuovo modo di fare marketing, comunicazione e impresa attraverso le incredibili e innovative risorse messe a disposizione dal mondo virtuale in 3D di Second Life?
C’è chi lo ha già fatto (come alcune società di Marketing e Comunicazione) ed ha aperto uffici virtuali su Second Life (SL), ne ha analizzato potenzialità e ambiti di applicabilità per permettere alle aziende italiane di essere presenti, operare in questo nuovo contesto in tempi brevi e a costi molto limitati. Varie aziende italiane, quali FIAT, Mondadori, Ducati, Barilla, Gabetti, Renault, Citroën, Dell ecc. lo stanno già facendo e molte altre seguiranno il loro esempio. Una presenza in Second Life mette a disposizione dei dipartimenti marketing e della direzione un nuovo potente e innovativo strumento di marketing e comunicazione. Ogni iniziativa intrapresa su SL viene infatti ripresa dai media, dalla parte abitata dalla rete e dalla stampa, finendo per generare circoli virtuosi comunicazionali e pubblicitari. In un primo momento questa presenza può essere motivata e legata a iniziative di brand awareness, in futuro per organizzare e promuovere iniziative marketing diverse. Un approccio pragmatico da seguire dovrebbe permettere a un’azienda di:- Insediarsi su SL- Presidiare con il suo brand e la sua proposta il territorio di SL- Aumentare visibilità e valore del brand- Partecipare e/od organizzare iniziative marketing e di comunicazione

venerdì, giugno 22, 2007

Marketing non convenzionale

Unconventional Security Mktg -Marketing non convenzionale

In Australia basta poco per ricordare agli automobilisti di allacciarsi le cinture di sicurezza (soprattutto quelle posteriori).

Chi non lo fa...è evidente a cosa va' incontro.

lunedì, maggio 21, 2007

Evoluzione di un logo aziendale

Il logo aziendale, croce e delizia dei comunicatori, che enorme peso ha sul successo o meno di una azienda. Il logo è la firma visuale della nostra azienda, agisce a livello "ultrasonico" ovvero non usa un linguaggio diretto che i nostri sensi elaborano immediatamente, ma agisce a livello inconscio sul nostro cervello attraverso appunto il linguaggio simbolico/emotivo. Il marchio/logo è un asset strategico, elemento chiave per definire le prestazioni di un'azienda. E' una promessa che racchiude le aspettative e le idee nella mente dei clienti, rappresenta un insieme di associazioni e simboli che vengono collegati ad essa. Si tratta quindi di un concetto che oltrepassa la semplice conoscenza o fedeltà alla marca: le persone si innamorano di un brand, hanno fiducia e soprattutto credono in esso. I clienti fedeli, condividendo un mondo comune fatto di valori e di ideali, diventano gruppi, aprendo così la strada a molteplici possibilità comunicative da parte dell'azienda. Sul ciclo di vita di un logo ci sono centinaia di discussioni e diverse correnti di pensiero: quella di coloro i quali credono che un logo debba rimanere unico ed immutato per sempre con minimi aggiustamenti ciclici allo scopo di essere in linea con i gusti estetici del periodo (ed io faccio parte di questi), e ancora la corrente di pensiero che vede nei loghi un aspetto molto dinamico dell’azienda che proprio grazie alla dinamicità ed al cambiamento che lo contraddistinguono può comunicare nel modo migliore l’azienda. Quando un’azienda, proprio per adeguarsi ai nuovi gusti estetici del periodo, modifica in maniera minima ma significativa il proprio logo si parla di rebranding, fase che molto spesso coincide anche con un riposizionamento aziendale sul mercato (nuovo target, nuove politiche di marketing) oppure un nuovo stile di comunicazione, una fase di transizione generazionale ovvero il passaggio del testimone dal fondatore ai figli etc…etc…). Oppure il rebranding può essere caratterizzato da un intervento gestito più in profondità, con l’azzeramento totale del vecchio logo (soprattutto se particolarmente datato e brutto graficamente) e la nascita di uno nuovo. L’ultima operazione di “chirurgia plastica” su di un logo che mi ha visto impegnato è stata quella per una catena di negozi di ottica di medie dimensioni. Oltre alla realizzazione di un nuovo logo, è stata rivista e riprogettata l’intera immagine aziendale, un nuovo sito web e una campagna di comunicazione che, oltre agli strumenti di advertising tradizionale, fa largo uso del cosiddetto marketing non-convenzionale (guerriglia e street marketing).

martedì, marzo 27, 2007

La misteriosa campagna di stickering: "Oh, no! John!"

Al grido di Oh, no! John! si sta mobilitando l’interesse dei più curiosi e della stampa internazionale.Lo sticker dalla scritta bianca su sfondo nero è stato riconosciuto in diverse zone del mondo; partito in Toscana si è diffuso rapidamente da San Diego a Londra, dalla California a Cuba, da New York a Los Angeles e ancora Liverpool, Les Deux Alpes, Andalusia e Monaco. Dubbio ed enigmaticità aleggiano intorno a questa espressione, che sta facendo parlare di sé anche attraverso la creazione del suo alter ego femminile: Oh! Yes, Jane! Dagli indizi di cui si dispone sono in molti a ritenere che l’adesivo sia il prodotto di una superba azione di guerrilla marketing, nonostante ancora non si conosca il prodotto reclamizzato. Non è dato sapere a cosa punti questa forma di comunicazione né quanto durerà, ciò che si sa è che ha stregato il famoso fotografo della BBC Pete Carr, che ha inserito l’adesivo nella sua collezione di immagini. Si attendono con ansia chiarimenti su questa campagna che ha assunto sempre di più i contorni di un giallo a puntate.

venerdì, marzo 23, 2007

Guarda la mia "bag" per sapere cosa ho comprato

Dimmi che borsa porti... e ti dirò chi sei! È ora di aggiustare il tiro e dire: "guarda la mia borsa e capirai cosa ho comprato!" Impossibile passare inosservati dopo un acquisto, una volta inserito nella sua personalissima busta che sia di plastica, carta, stoffa, a zainetto, a tracolla , cammina a braccetto con noi per le vie del centro, mostrandosi nel suo massimo splendore. La semplice busta bianca di plastica trasparente, caro contenitore e protettore delle nostre cose, è ormai stata prepotentemente sfrattata dalla sciccosissima shopping bag, dotata di un irresistibile sex appeal. Must di ogni negozio d’abbigliamento, scarpe, musica, libri, profumeria, cibo... è il biglietto da visita e la migliore pubblicità itinerante che si possa avere. Tutti la vogliono, tutti la cercano e in tanti la creano e producono. Punto forte delle strategie di marketing che nel packaging investono considerandolo autentico ed efficace mezzo di comunicazione per realizzare soluzioni alternative che uniscono tendenza, rapidità di esecuzione e innovazione. Il campo della progettazione ha incuriosito designers, artisti d’arte contemporanea, pubblicitari uniti nell’obiettivo di colpire il consumatore al cuore delle sue azioni.

"Bagvertising": come fare pubblicità semplice e creativa

Parliamo di artistic bags, ma anche di "bagvertising" per il massiccio uso che se ne fa all’interno di situazioni mediali e comunicative proprie del marketing e della pubblicità. La shopping bag è responsabile dell’effetto/affetto empatico che sviluppiamo alla vista di tanta creatività che va a costruire un territorio evocativo ed emozionale che via via ingloba il nostro immaginario, i nostri bisogni reali e, perché no, capricci. "Crime bag" è stata battezzata la busta che l’agenzia Duval Guillaume Brusselles, ha ideato per pubblicizzare l’uscita e la vendita del un nuovo libro di crime-stories di uno scrittore belga. La bag veniva regalata a chiunque acquistasse il libro. Centinaia e centinaia di consumatori a mano armata vagano per il Belgio; potrebbero giungere fino a noi e… occhio: proiettili di creatività e seduzione potrebbero colpirci!

Il mobile marketing diventà realtà

Il telefono è qualcosa di personale, un accessorio attraverso il quale esprimere qualcosa in più, parla di noi rispecchiando i nostri gusti, abitudini, esigenze. Non c’è settore della produzione e non c’è simbolo che non siano stati declinati alle mille esigenze del mood del momento. Le bandiere sono state esaltate attraverso lo sport-style o demitizzate e destrutturate dal punk-rock, il lusso osannato dal bling-style e contemporaneamente abbattuto dalle frangie contestatrici…ogni cosa per essere accettata deve essere fagocitata e trasformata secondo le specifiche esigenze di chi le usa. Anche la telefonia mobile, prima guardata con sospetto, ora costituisce un accessorio indispensabile e, quindi, irrinunciabile diventa la possibilità di declinarne colori e contenuti sulla base di esigenze specifiche. Diventa uno strumento portatore di una chiara simbologia in linea con la nostra personalità o immagine, dando libero sfogo alle esigenze di comunicazione. Quindi, non solo comunicare, ma comunicare di sé agli altri grazie alla definizione del mobile-style. Per tutto questo arriva in aiuto dal Giappone nuova tecnologia, da pochi mesi disponibile anche in Europa. Si tratta di “FlashLite”. Flashlite è il nuovo potente player che permette la visualizzazione di contenuti multimediali ad alto contenuto emozionale, su dispositivi di telefonia mobile, ridisegnando quelli che erano gli standard grafici e di usability. Non più soluzioni che cercano di ovviare ai limiti del supporto, ma un supporto che aggrega in se tutte le potenzialità multimediali. La tecnologia in questione apre la strada ad una gamma di nuovi servizi, che riducono sempre di più le distanze tra la telefonia classica e l’internet mobile: News, Sport, Music, Cartoon, Lifestyle, Advertising, Games, Mobzine, Ringtones. FlashLite permette lo sviluppo di applicazioni mobile a costi ridotti e in tempi brevissimi, utilizzando standard grafici innovativi attraverso la gestione di grafica vettoriale.

lunedì, marzo 19, 2007

La rete che emoziona. Il valore della web experience

Ogni giorno navigando nella grande rete si vedono siti web che offrono servizi e informazioni costantemente aggiornati. Solo pochi di questi riescono a suscitare un forte interesse, in quanto scarsamente differenziati e che non convincono il visitatore ad inserirli nella lista dei preferiti. Un sito web può informare, vendere o offrire un servizio intangibile ma la sua futura evoluzione dovrà andar verso l’esperienza. La "web experience" è un evento memorabile, una messa in scena dell’impresa, alla stregua di una rappresentazione teatrale, al fine di coinvolgere il visitatore a livello personale ed emozionale. Bisogna far si che l’ospite assorba gli eventi partecipando attivamente e creare una struttura accogliente e stimolante per valorizzare l’esperienza. Ma in che modo si può arrivare a questo punto? Fornendo informazioni, offerte e servizi diversificando e personalizzando attraverso interazioni dirette con il cliente-visitatore. Far in modo, attraverso immagini e oggetti ricordo,informazioni e servizi di utilità quotidiana, di far tornare costantemente l’utente al sito. Nuove funzioni operative stanno nascendo sotto il nome di Ajax. Queste permettono di far il drag e drop di immagini ed oggetti, modificare contenuti e disposizioni delle pagine a proprio piacimento, ottenendo interazioni con programmi desktop, creando dunque una differenziazione di massa. Inoltre in ambienti flash è possibile creare animazioni con musiche ed effetti in modo da catturare l’attenzione e lanciare segnali di riconoscimento e forte personalizzazione. Fidelizzare, creando "suspance" e grande aspettative nel visitatore, attuando la differenza tra ciò che ha già visitato e ciò che in base alle proprie esigenze vorrà trovare. Offrire strumenti diversificando il più possibile, sono le armi per poter competere in un mercato in costante evoluzione. In quest’ottica il sito web si configura come un teatro e in quanto tale le proprie performance teatrali devono emulare la mission del sito, entrando in contatto con un audience sempre maggiore e attraverso essa creare ascolto, suscitare interesse e novità.

giovedì, marzo 01, 2007

Convention sulla Comunicazione

L'appuntamento è per martedì 20 Marzo 2007 dalle 15,00 alle 21,30 presso l'Hotel Crowne Plaza - Milan Linate a San Donato Milanese. E' lì infatti che si svolgerà la "1° Convention Italiana di Marketing e Comunicazione", ideata dal Club del Marketing e della Comunicazione. Si tratta di uno tra i più significativi e innovativi eventi, dedicato ai professionisti ed operatori del comparto. La Convention è organizzata in collaborazione con le più importanti associazioni, università, istituzioni pubbliche e private, aziende ed agenzie, giornali, portali e siti web, radio e tv italiane, e con la partecipazione interattiva di 1.000 manager, consulenti, docenti ed imprenditori. Un appuntamento unico e probabilmente irripetibile che nasce con l’intento di fare il punto dettagliato sullo stato attuale del marketing, della comunicazione e dell’ informazione in Italia.

venerdì, febbraio 02, 2007

Esempio economico di Guerriglia Marketing

Ecco un altro esempio di "Guerrilla Marketing" che dimostra come si possa fare comunicazione e advertising a costi contenuti. E' sufficiente avere solo una buona idea Per questa campagna non convenzionale di "guerriglia" è stata sceltra la città di Monaco di Baviera nel periodo invernale 2005/2006. Quale migliore occasione per promuovere il biz di una agenzia di viaggi locale? L’obiettivo era di ingenerare nei passanti il desiderio di mete assolate, calde, promuovendo al contempo offerte low cost dell’agenzia bavarese Giller. A sostegno della campagna, oltre alle offerte impresse nella neve, sono state inserite delle cartoline sotto i tergicristalli delle auto in sosta, per rimandare i più ‘sensibili’ al sito web dell’agenzia di viaggi.

martedì, gennaio 23, 2007

martedì, gennaio 16, 2007

Pubblicato il 5° rapporto mondiale 2006 sulla libertà di stampa

L'Italia guadagna solo due posizioni rispetto al 2005 (e si piazza al 40° posto) mentre la medaglia d'oro viene assegnato alla Finlandia. Questo in sintesi quanto emerge dalla lettura di alcuni dati che è possibile verificare leggendo il quinto rapporto mondiale 2006 sulla libertà di stampa (Rsf) pubblicato da Reporters sans frontières. Purtroppo le valutazioni, in generale, non sono particolarmente positive. Infatti, il dato preoccupante è che la libertà di stampa si è ridotta in tutto il mondo, anche nelle democrazie occidentali. Nella ricerca sono state prese in considerazione 168 nazioni, quelle cioè per le quali è stato possibile reperire dati. In testa alla classifica, come dicevamo, ci sono Finlandia, Irlanda ed Islanda: ''In questi Paesi - si legge nel rapporto - non è stato registrato alcun caso di censura né di minaccia o intimidazione ai danni dei giornalisti''. La Danimarca perde invece il primo posto, dopo la vicenda della caricature di Maometto scoppiata nell'autunno scorso. In questo Paese, ''per la prima volta, alcuni giornalisti sono stati messi sotto protezione della polizia perché minacciati per il loro lavoro''. La Francia scende di cinque posizioni, classificandosi al 35° posto: secondo Rsf la causa è da ricercare nella ''moltiplicazione delle persecuzioni nei media e del numero di giornalisti indagati''. E il nostro paese che ha guadagnato due posizioni? Il piccolo passo in avanti, precisa l’organizzazione, è dovuto alla fine di quella che potrebbe definirsi “Era Berlusconiana” e al fatto che durante la campagna elettorale il suo abuso degli spazi televisivi sia stato più volte criticato. Inoltre, peggiorano gli Stati Uniti d’America, che scivolano dal 44° al 53° posto, ritrovandosi in compagnia di Paesi come il Botswana, la Croazia o le Isole Tonga. Nel primo rapporto stilato da Rsf nel 2002, gli Stati Uniti si classificarono al diciassettesimo posto. ''L'atmosfera tra la stampa e l'amministrazione di Bush si è nettamente deteriorata dopo che quest'ultima, facendo appello alla sicurezza nazionale, sospetta tutti i giornalisti che mettono in discussione la sua 'guerra anti-terrorista'' si legge nel rapporto. L’organizzazione critica lo zelo dei tribunali federali, che rifiutano di riconoscere ai media il diritto di mantenere riservate le proprie fonti, anche nel caso di inchieste giornalistiche che non hanno nulla a che fare con il terrorismo. Nella classifica appena pubblicata i paesi della penisola araba hanno migliorato parecchio le proprie posizioni. Su tutti spicca il Kuwait, che precede al 73° posto gli Emirati Arabi Uniti e il Qatar, rispettivamente in 77° e 80° posto. La Russia, nell'anno dell'assassinio della reporter Anna Politkovskaya è scesa al 147° posto, perdendo 9 posizioni rispetto al rapporto precedente. Secondo il Report Mosca, ''che soffre di una mancanza basilare di democrazia, continua lentamente ma progressivamente a smantellare i media liberi, con i gruppi industriali vicini al presidente Vladimir Putin che rastrellano quasi tutte le testate indipendenti''. La “maglia nera” spetta alla Corea del Nord, nell’ultimo anno nei paesi in cui la libertà di stampa era più minacciata non è cambiato assolutamente nulla. In Corea del Nord, Eritrea, Turkmenistan, Cuba, Birmania e Cina, i giornalisti che cercano di far bene il loro mestiere, continuano a rischiare di morire o di essere imprigionati.

martedì, gennaio 09, 2007

Vuoi porre una video-domanda a Romano Prodi?

Il prossimo ospite del talk show di France 24 France 24, , The Talk in Paris, sarà il nostro Presidente del Consiglio, Romano Prodi.

Come sempre vale la formula di una intervista in cui alcune domande sono proposte dagli ascoltatori, con un intervento in video di 30 secondi registrato online e pubblicato su Dailymotion. Basta avere una webcam, registrarsi a Dailymotion, registrare il videoclip direttamente da Dailymotion e chiedere di aggiungerlo al gruppo delle domande per France 24.

La trasmissione andrà in onda venerdì 12 gennaio prossimo alle 19.00. Per porre la domanda c'è tempo fino a giovedì.

Link: Il video promozionale e il gruppo France 24.