venerdì, dicembre 21, 2007
Creatività con i courtesy note: il paracadute
giovedì, dicembre 20, 2007
...e ci mancava il "pizza marketing"
mercoledì, dicembre 12, 2007
Natale 2007: anche questo è marketing...
lunedì, novembre 12, 2007
Courtesy notes: la Guerriglia "low cost"
giovedì, novembre 01, 2007
Gela - Unconventional marketing in Sicily
venerdì, ottobre 19, 2007
Guerriglia con il "body painting"
venerdì, settembre 21, 2007
Leadership creativa al servizio della città
Sabato 22 settembre 2007 (con inizio alle 10,00) nella Sala Libero Grassi di Palazzo dei Chierici a Catania, l’assessore allo Sviluppo Economico Elita Schillaci, organizzerà la prima giornata del progetto “Leadership creativa al servizio della città”.
Per la prima volta nella città etnea un workshop vedrà riuniti attorno a più tavoli di lavoro circa 30 giovani d’eccellenza i quali, pur operando in settori e contesti professionali diversi e, in molti casi, in città e regioni diverse da Catania e dalla Sicilia hanno mantenuto un forte legame con il territorio d’origine e desiderano impegnarsi per tentare di migliorarlo, mettendo a disposizione della città le loro competenze ed il loro tempo senza alcun compenso.
Tutti assieme, quindi, in una logica politica trasversale che dà più valore alle competenze che alle appartenenze partitiche – per contribuire a programmare un piano d’interventi per il rilancio della realtà territoriale.
L’incontro, che avrà inizio la mattina per proseguire fino al tardo pomeriggio di sabato, si dividerà in tre diversi step operativi, seguendo i modelli teorici del problem solving.
Nella prima fase verranno analizzati i punti di criticità, i deficit fisiologici e patologici delle diverse realtà che richiedono un intervento da parte dell’istituzione comunale e della Pubblica Amministrazione, il contesto imprenditoriale e quello commerciale.
Poi sarà la volta del brainstorming, ovvero la fase creativa che, dopo il confronto, vedrà fluire ed emergere in maniera del tutto libera le idee dei giovani professionisti.
Dopo un veloce break, nel pomeriggio, i network - divisi per aree di competenza - procederanno alla compilazione dei project work, cioè delle schede tecniche in cui verranno delineati nello specifico i vari progetti: processi d’intervento, eventuali spese da sostenere, tempistica, potenziali partner, contesto di riferimento, “leve” e freni di sviluppo, risultati attesi.
Le aree tematiche affrontate saranno: Finanza Innovativa; Logistica e Distribuzione Commerciale; Internazionalizzazione e Marketing; Comunicazione e Identità della Città; Innovazione e Imprenditorialità; Etica e Responsabilità Sociale.
lunedì, luglio 02, 2007
Marketing non convenzionale "Made in Sicily"
venerdì, giugno 29, 2007
Marketing epidemico, aiuto siamo tutti ammalati..
giovedì, giugno 28, 2007
Marketing Reloaded
lunedì, giugno 25, 2007
Quanto tempo passerà prima che sulle business card dei manager di tutto il mondo compaia l’indirizzo virtuale di Second Life dell’azienda per cui lavorano? Sicuramente è presto per dirlo, ma perché non esplorare fin d’ora un nuovo modo di fare marketing, comunicazione e impresa attraverso le incredibili e innovative risorse messe a disposizione dal mondo virtuale in 3D di Second Life?C’è chi lo ha già fatto (come alcune società di Marketing e Comunicazione) ed ha aperto uffici virtuali su Second Life (SL), ne ha analizzato potenzialità e ambiti di applicabilità per permettere alle aziende italiane di essere presenti, operare in questo nuovo contesto in tempi brevi e a costi molto limitati. Varie aziende italiane, quali FIAT, Mondadori, Ducati, Barilla, Gabetti, Renault, Citroën, Dell ecc. lo stanno già facendo e molte altre seguiranno il loro esempio. Una presenza in Second Life mette a disposizione dei dipartimenti marketing e della direzione un nuovo potente e innovativo strumento di marketing e comunicazione. Ogni iniziativa intrapresa su SL viene infatti ripresa dai media, dalla parte abitata dalla rete e dalla stampa, finendo per generare circoli virtuosi comunicazionali e pubblicitari. In un primo momento questa presenza può essere motivata e legata a iniziative di brand awareness, in futuro per organizzare e promuovere iniziative marketing diverse. Un approccio pragmatico da seguire dovrebbe permettere a un’azienda di:- Insediarsi su SL- Presidiare con il suo brand e la sua proposta il territorio di SL- Aumentare visibilità e valore del brand- Partecipare e/od organizzare iniziative marketing e di comunicazione
venerdì, giugno 22, 2007
Marketing non convenzionale
Unconventional Security Mktg -Marketing non convenzionale
In Australia basta poco per ricordare agli automobilisti di allacciarsi le cinture di sicurezza (soprattutto quelle posteriori).
Chi non lo fa...è evidente a cosa va' incontro.
lunedì, maggio 21, 2007
Evoluzione di un logo aziendale
Il logo aziendale, croce e delizia dei comunicatori, che enorme peso ha sul successo o meno di una azienda. Il logo è la firma visuale della nostra azienda, agisce a livello "ultrasonico" ovvero non usa un linguaggio diretto che i nostri sensi elaborano immediatamente, ma agisce a livello inconscio sul nostro cervello attraverso appunto il linguaggio simbolico/emotivo.
Il marchio/logo è un asset strategico, elemento chiave per definire le prestazioni di un'azienda. E' una promessa che racchiude le aspettative e le idee nella mente dei clienti, rappresenta un insieme di associazioni e simboli che vengono collegati ad essa. Si tratta quindi di un concetto che oltrepassa la semplice conoscenza o fedeltà alla marca: le persone si innamorano di un brand, hanno fiducia e soprattutto credono in esso. I clienti fedeli, condividendo un mondo comune fatto di valori e di ideali, diventano gruppi, aprendo così la strada a molteplici possibilità comunicative da parte dell'azienda.
Sul ciclo di vita di un logo ci sono centinaia di discussioni e diverse correnti di pensiero: quella di coloro i quali credono che un logo debba rimanere unico ed immutato per sempre con minimi aggiustamenti ciclici allo scopo di essere in linea con i gusti estetici del periodo (ed io faccio parte di questi), e ancora la corrente di pensiero che vede nei loghi un aspetto molto dinamico dell’azienda che proprio grazie alla dinamicità ed al cambiamento che lo contraddistinguono può comunicare nel modo migliore l’azienda. Quando un’azienda, proprio per adeguarsi ai nuovi gusti estetici del periodo, modifica in maniera minima ma significativa il proprio logo si parla di rebranding, fase che molto spesso coincide anche con un riposizionamento aziendale sul mercato (nuovo target, nuove politiche di marketing) oppure un nuovo stile di comunicazione, una fase di transizione generazionale ovvero il passaggio del testimone dal fondatore ai figli etc…etc…).
Oppure il rebranding può essere caratterizzato da un intervento gestito più in profondità, con l’azzeramento totale del vecchio logo (soprattutto se particolarmente datato e brutto graficamente) e la nascita di uno nuovo. L’ultima operazione di “chirurgia plastica” su di un logo che mi ha visto impegnato è stata quella per una catena di negozi di ottica di medie dimensioni. Oltre alla realizzazione di un nuovo logo, è stata rivista e riprogettata l’intera immagine aziendale, un nuovo sito web e una campagna di comunicazione che, oltre agli strumenti di advertising tradizionale, fa largo uso del cosiddetto marketing non-convenzionale (guerriglia e street marketing).
martedì, marzo 27, 2007
La misteriosa campagna di stickering: "Oh, no! John!"
Al grido di Oh, no! John! si sta mobilitando l’interesse dei più curiosi e della stampa internazionale.Lo sticker dalla scritta bianca su sfondo nero è stato riconosciuto in diverse zone del mondo; partito in Toscana si è diffuso rapidamente da San Diego a Londra, dalla California a Cuba, da New York a Los Angeles e ancora Liverpool, Les Deux Alpes, Andalusia e Monaco.
Dubbio ed enigmaticità aleggiano intorno a questa espressione, che sta facendo parlare di sé anche attraverso la creazione del suo alter ego femminile: Oh! Yes, Jane! Dagli indizi di cui si dispone sono in molti a ritenere che l’adesivo sia il prodotto di una superba azione di guerrilla marketing, nonostante ancora non si conosca il prodotto reclamizzato. Non è dato sapere a cosa punti questa forma di comunicazione né quanto durerà, ciò che si sa è che ha stregato il famoso fotografo della BBC Pete Carr, che ha inserito l’adesivo nella sua collezione di immagini. Si attendono con ansia chiarimenti su questa campagna che ha assunto sempre di più i contorni di un giallo a puntate.
venerdì, marzo 23, 2007
Guarda la mia "bag" per sapere cosa ho comprato
Dimmi che borsa porti... e ti dirò chi sei! È ora di aggiustare il tiro e dire: "guarda la mia borsa e capirai cosa ho comprato!" Impossibile passare inosservati dopo un acquisto, una volta inserito nella sua personalissima busta che sia di plastica, carta, stoffa, a zainetto, a tracolla , cammina a braccetto con noi per le vie del centro, mostrandosi nel suo massimo splendore. La semplice busta bianca di plastica trasparente, caro contenitore e protettore delle nostre cose, è ormai stata prepotentemente sfrattata dalla sciccosissima shopping bag, dotata di un irresistibile sex appeal. Must di ogni negozio d’abbigliamento, scarpe, musica, libri, profumeria, cibo... è il biglietto da visita e la migliore pubblicità itinerante che si possa avere. Tutti la vogliono, tutti la cercano e in tanti la creano e producono. Punto forte delle strategie di marketing che nel packaging investono considerandolo autentico ed efficace mezzo di comunicazione per realizzare soluzioni alternative che uniscono tendenza, rapidità di esecuzione e innovazione. Il campo della progettazione ha incuriosito designers, artisti d’arte contemporanea, pubblicitari uniti nell’obiettivo di colpire il consumatore al cuore delle sue azioni.
"Bagvertising": come fare pubblicità semplice e creativa
Parliamo di artistic bags, ma anche di "bagvertising" per il massiccio uso che se ne fa all’interno di situazioni mediali e comunicative proprie del marketing e della pubblicità. La shopping bag è responsabile dell’effetto/affetto empatico che sviluppiamo alla vista di tanta creatività che va a costruire un territorio evocativo ed emozionale che via via ingloba il nostro immaginario, i nostri bisogni reali e, perché no, capricci. "Crime bag" è stata battezzata la busta che l’agenzia Duval Guillaume Brusselles, ha ideato per pubblicizzare l’uscita e la vendita del un nuovo libro di crime-stories di uno scrittore belga. La bag veniva regalata a chiunque acquistasse il libro. Centinaia e centinaia di consumatori a mano armata vagano per il Belgio; potrebbero giungere fino a noi e… occhio: proiettili di creatività e seduzione potrebbero colpirci!
Il mobile marketing diventà realtà
Il telefono è qualcosa di personale, un accessorio attraverso il quale esprimere qualcosa in più, parla di noi rispecchiando i nostri gusti, abitudini, esigenze. Non c’è settore della produzione e non c’è simbolo che non siano stati declinati alle mille esigenze del mood del momento. Le bandiere sono state esaltate attraverso lo sport-style o demitizzate e destrutturate dal punk-rock, il lusso osannato dal bling-style e contemporaneamente abbattuto dalle frangie contestatrici…ogni cosa per essere accettata deve essere fagocitata e trasformata secondo le specifiche esigenze di chi le usa. Anche la telefonia mobile, prima guardata con sospetto, ora costituisce un accessorio indispensabile e, quindi, irrinunciabile diventa la possibilità di declinarne colori e contenuti sulla base di esigenze specifiche.
Diventa uno strumento portatore di una chiara simbologia in linea con la nostra personalità o immagine, dando libero sfogo alle esigenze di comunicazione. Quindi, non solo comunicare, ma comunicare di sé agli altri grazie alla definizione del mobile-style. Per tutto questo arriva in aiuto dal Giappone nuova tecnologia, da pochi mesi disponibile anche in Europa. Si tratta di “FlashLite”. Flashlite è il nuovo potente player che permette la visualizzazione di contenuti multimediali ad alto contenuto emozionale, su dispositivi di telefonia mobile, ridisegnando quelli che erano gli standard grafici e di usability. Non più soluzioni che cercano di ovviare ai limiti del supporto, ma un supporto che aggrega in se tutte le potenzialità multimediali.
La tecnologia in questione apre la strada ad una gamma di nuovi servizi, che riducono sempre di più le distanze tra la telefonia classica e l’internet mobile: News, Sport, Music, Cartoon, Lifestyle, Advertising, Games, Mobzine, Ringtones.
FlashLite permette lo sviluppo di applicazioni mobile a costi ridotti e in tempi brevissimi, utilizzando standard grafici innovativi attraverso la gestione di grafica vettoriale.
lunedì, marzo 19, 2007
La rete che emoziona. Il valore della web experience
giovedì, marzo 01, 2007
Convention sulla Comunicazione
L'appuntamento è per martedì 20 Marzo 2007 dalle 15,00 alle 21,30 presso l'Hotel Crowne Plaza - Milan Linate a San Donato Milanese.
E' lì infatti che si svolgerà la "1° Convention Italiana di Marketing e Comunicazione", ideata dal Club del Marketing e della Comunicazione.
Si tratta di uno tra i più significativi e innovativi eventi, dedicato ai professionisti ed operatori del comparto. La Convention è organizzata in collaborazione con le più importanti associazioni, università, istituzioni pubbliche e private, aziende ed agenzie, giornali, portali e siti web, radio e tv italiane, e con la partecipazione interattiva di 1.000 manager, consulenti, docenti ed imprenditori.
Un appuntamento unico e probabilmente irripetibile che nasce con l’intento di fare il punto dettagliato sullo stato attuale del marketing, della comunicazione e dell’ informazione in Italia.
venerdì, febbraio 02, 2007
Esempio economico di Guerriglia Marketing
Ecco un altro esempio di "Guerrilla Marketing" che dimostra come si possa fare comunicazione e advertising a costi contenuti. E' sufficiente avere solo una buona idea Per questa campagna non convenzionale di "guerriglia" è stata sceltra la città di Monaco di Baviera nel periodo invernale 2005/2006. Quale migliore occasione per promuovere il biz di una agenzia di viaggi locale? L’obiettivo era di ingenerare nei passanti il desiderio di mete assolate, calde, promuovendo al contempo offerte low cost dell’agenzia bavarese Giller. A sostegno della campagna, oltre alle offerte impresse nella neve, sono state inserite delle cartoline sotto i tergicristalli delle auto in sosta, per rimandare i più ‘sensibili’ al sito web dell’agenzia di viaggi.
martedì, gennaio 23, 2007
martedì, gennaio 16, 2007
Pubblicato il 5° rapporto mondiale 2006 sulla libertà di stampa
L'Italia guadagna solo due posizioni rispetto al 2005 (e si piazza al 40° posto) mentre la medaglia d'oro viene assegnato alla Finlandia.
Questo in sintesi quanto emerge dalla lettura di alcuni dati che è possibile verificare leggendo il quinto rapporto mondiale 2006 sulla libertà di stampa (Rsf) pubblicato da Reporters sans frontières. Purtroppo le valutazioni, in generale, non sono particolarmente positive. Infatti, il dato preoccupante è che la libertà di stampa si è ridotta in tutto il mondo, anche nelle democrazie occidentali. Nella ricerca sono state prese in considerazione 168 nazioni, quelle cioè per le quali è stato possibile reperire dati.
In testa alla classifica, come dicevamo, ci sono Finlandia, Irlanda ed Islanda: ''In questi Paesi - si legge nel rapporto - non è stato registrato alcun caso di censura né di minaccia o intimidazione ai danni dei giornalisti''. La Danimarca perde invece il primo posto, dopo la vicenda della caricature di Maometto scoppiata nell'autunno scorso. In questo Paese, ''per la prima volta, alcuni giornalisti sono stati messi sotto protezione della polizia perché minacciati per il loro lavoro''.
La Francia scende di cinque posizioni, classificandosi al 35° posto: secondo Rsf la causa è da ricercare nella ''moltiplicazione delle persecuzioni nei media e del numero di giornalisti indagati''.
E il nostro paese che ha guadagnato due posizioni?
Il piccolo passo in avanti, precisa l’organizzazione, è dovuto alla fine di quella che potrebbe definirsi “Era Berlusconiana” e al fatto che durante la campagna elettorale il suo abuso degli spazi televisivi sia stato più volte criticato.
Inoltre, peggiorano gli Stati Uniti d’America, che scivolano dal 44° al 53° posto, ritrovandosi in compagnia di Paesi come il Botswana, la Croazia o le Isole Tonga. Nel primo rapporto stilato da Rsf nel 2002, gli Stati Uniti si classificarono al diciassettesimo posto. ''L'atmosfera tra la stampa e l'amministrazione di Bush si è nettamente deteriorata dopo che quest'ultima, facendo appello alla sicurezza nazionale, sospetta tutti i giornalisti che mettono in discussione la sua 'guerra anti-terrorista'' si legge nel rapporto.
L’organizzazione critica lo zelo dei tribunali federali, che rifiutano di riconoscere ai media il diritto di mantenere riservate le proprie fonti, anche nel caso di inchieste giornalistiche che non hanno nulla a che fare con il terrorismo.
Nella classifica appena pubblicata i paesi della penisola araba hanno migliorato parecchio le proprie posizioni. Su tutti spicca il Kuwait, che precede al 73° posto gli Emirati Arabi Uniti e il Qatar, rispettivamente in 77° e 80° posto.
La Russia, nell'anno dell'assassinio della reporter Anna Politkovskaya è scesa al 147° posto, perdendo 9 posizioni rispetto al rapporto precedente. Secondo il Report Mosca, ''che soffre di una mancanza basilare di democrazia, continua lentamente ma progressivamente a smantellare i media liberi, con i gruppi industriali vicini al presidente Vladimir Putin che rastrellano quasi tutte le testate indipendenti''.
La “maglia nera” spetta alla Corea del Nord, nell’ultimo anno nei paesi in cui la libertà di stampa era più minacciata non è cambiato assolutamente nulla. In Corea del Nord, Eritrea, Turkmenistan, Cuba, Birmania e Cina, i giornalisti che cercano di far bene il loro mestiere, continuano a rischiare di morire o di essere imprigionati.
martedì, gennaio 09, 2007
Vuoi porre una video-domanda a Romano Prodi?
Il prossimo ospite del talk show di France 24 France 24, , The Talk in Paris, sarà il nostro Presidente del Consiglio, Romano Prodi. Come sempre vale la formula di una intervista in cui alcune domande sono proposte dagli ascoltatori, con un intervento in video di 30 secondi registrato online e pubblicato su Dailymotion. Basta avere una webcam, registrarsi a Dailymotion, registrare il videoclip direttamente da Dailymotion e chiedere di aggiungerlo al gruppo delle domande per France 24.
La trasmissione andrà in onda venerdì 12 gennaio prossimo alle 19.00. Per porre la domanda c'è tempo fino a giovedì.
Link: Il video promozionale e il gruppo France 24.


