venerdì, febbraio 06, 2009

Comunicazione sociale non convenzionale: la lotta contro la "cacca selvaggia"

Avevo letto qualche tempo fa, su un quotidiano nazionale, che la celebre guida turistica Lonely Planet aveva riconosciuto alle città italiane il primato delle cacche di cani sui nostri marciapiedi. Perché tutto questo? Innanzitutto i dati statistici ci dicono che è aumentato il numero di animali da compagnia per combattare la solitudine. In parallelo è però aumentata anche la maleducazione, l'inciviltà, la mancanza di rispetto per la cosa di tutti come il marciapiedi, la strada, la via o il vicolo. Così mentre abbiamo una evoluzione canina e vediamo diventare i cani sempre più compagni fedeli dell'uomo, ecco invece che, quest'ultimo, diventa sempre più bestia. Nasce così il fenomeno della "cacca selvaggia". Bisogna allora educare attraverso delle campagne di sensibilizzazione i padroni dei cani che se ne fregano. Ecco un esempio di comunicazione sociale, veramente a basso costo, che ha attirato la mia attenzione. A Catania nella giornata dedicata alla Patrona della città, S.Agata, sono apparsi collocati accanto agli escrementi presenti in gran numero sui marciapiedi, delle piccole strisce di carta con un messaggio chiaro ed inequivocabile. Ecco la testimonianza fotografica. Direi un esempio di comunicazione non convenzionale molto molto economica, ma certamente d'effetto.

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