martedì, gennaio 23, 2007

martedì, gennaio 16, 2007

Pubblicato il 5° rapporto mondiale 2006 sulla libertà di stampa

L'Italia guadagna solo due posizioni rispetto al 2005 (e si piazza al 40° posto) mentre la medaglia d'oro viene assegnato alla Finlandia. Questo in sintesi quanto emerge dalla lettura di alcuni dati che è possibile verificare leggendo il quinto rapporto mondiale 2006 sulla libertà di stampa (Rsf) pubblicato da Reporters sans frontières. Purtroppo le valutazioni, in generale, non sono particolarmente positive. Infatti, il dato preoccupante è che la libertà di stampa si è ridotta in tutto il mondo, anche nelle democrazie occidentali. Nella ricerca sono state prese in considerazione 168 nazioni, quelle cioè per le quali è stato possibile reperire dati. In testa alla classifica, come dicevamo, ci sono Finlandia, Irlanda ed Islanda: ''In questi Paesi - si legge nel rapporto - non è stato registrato alcun caso di censura né di minaccia o intimidazione ai danni dei giornalisti''. La Danimarca perde invece il primo posto, dopo la vicenda della caricature di Maometto scoppiata nell'autunno scorso. In questo Paese, ''per la prima volta, alcuni giornalisti sono stati messi sotto protezione della polizia perché minacciati per il loro lavoro''. La Francia scende di cinque posizioni, classificandosi al 35° posto: secondo Rsf la causa è da ricercare nella ''moltiplicazione delle persecuzioni nei media e del numero di giornalisti indagati''. E il nostro paese che ha guadagnato due posizioni? Il piccolo passo in avanti, precisa l’organizzazione, è dovuto alla fine di quella che potrebbe definirsi “Era Berlusconiana” e al fatto che durante la campagna elettorale il suo abuso degli spazi televisivi sia stato più volte criticato. Inoltre, peggiorano gli Stati Uniti d’America, che scivolano dal 44° al 53° posto, ritrovandosi in compagnia di Paesi come il Botswana, la Croazia o le Isole Tonga. Nel primo rapporto stilato da Rsf nel 2002, gli Stati Uniti si classificarono al diciassettesimo posto. ''L'atmosfera tra la stampa e l'amministrazione di Bush si è nettamente deteriorata dopo che quest'ultima, facendo appello alla sicurezza nazionale, sospetta tutti i giornalisti che mettono in discussione la sua 'guerra anti-terrorista'' si legge nel rapporto. L’organizzazione critica lo zelo dei tribunali federali, che rifiutano di riconoscere ai media il diritto di mantenere riservate le proprie fonti, anche nel caso di inchieste giornalistiche che non hanno nulla a che fare con il terrorismo. Nella classifica appena pubblicata i paesi della penisola araba hanno migliorato parecchio le proprie posizioni. Su tutti spicca il Kuwait, che precede al 73° posto gli Emirati Arabi Uniti e il Qatar, rispettivamente in 77° e 80° posto. La Russia, nell'anno dell'assassinio della reporter Anna Politkovskaya è scesa al 147° posto, perdendo 9 posizioni rispetto al rapporto precedente. Secondo il Report Mosca, ''che soffre di una mancanza basilare di democrazia, continua lentamente ma progressivamente a smantellare i media liberi, con i gruppi industriali vicini al presidente Vladimir Putin che rastrellano quasi tutte le testate indipendenti''. La “maglia nera” spetta alla Corea del Nord, nell’ultimo anno nei paesi in cui la libertà di stampa era più minacciata non è cambiato assolutamente nulla. In Corea del Nord, Eritrea, Turkmenistan, Cuba, Birmania e Cina, i giornalisti che cercano di far bene il loro mestiere, continuano a rischiare di morire o di essere imprigionati.

martedì, gennaio 09, 2007

Vuoi porre una video-domanda a Romano Prodi?

Il prossimo ospite del talk show di France 24 France 24, , The Talk in Paris, sarà il nostro Presidente del Consiglio, Romano Prodi.

Come sempre vale la formula di una intervista in cui alcune domande sono proposte dagli ascoltatori, con un intervento in video di 30 secondi registrato online e pubblicato su Dailymotion. Basta avere una webcam, registrarsi a Dailymotion, registrare il videoclip direttamente da Dailymotion e chiedere di aggiungerlo al gruppo delle domande per France 24.

La trasmissione andrà in onda venerdì 12 gennaio prossimo alle 19.00. Per porre la domanda c'è tempo fino a giovedì.

Link: Il video promozionale e il gruppo France 24.